Lo stress delle fake news e quei tre litri d’acqua al giorno

Attorno al tema dell’acqua e della salute circolano ogni giorno notizie fuorvianti, consigli infondati e falsi miti. A fare chiarezza ci ha pensato la Francesca Marino, nutrizionista, docente di Educazione Alimentare e Nutrizione presso l’Università Suor Orsola Benincasa e divulgatrice, conducendo il pubblico in un viaggio tra dati scientifici, fisiologia umana e buon senso alimentare.

Prima regola: non esiste una quantità “magica” di acqua valida per tutti

I famosi due o tre litri al giorno sono una stima, non una prescrizione. Il fabbisogno idrico varia in base all’età, al sesso, all’attività fisica, alle condizioni ambientali e fisiologiche, come gravidanza e allattamento. Fondamentale è bere con regolarità, anche attraverso alimenti ricchi di acqua come frutta e verdura, e aumentare l’assunzione nei momenti di maggiore richiesta.

L’acqua è coinvolta in tutte le funzioni vitali: è solvente per nutrienti e metaboliti, regola la temperatura corporea, lubrifica articolazioni e tessuti, mantiene costante la pressione sanguigna, supporta la respirazione e l’eliminazione delle scorie. Una disidratazione anche lieve può provocare effetti significativi: perdere solo il 2% di acqua corporea aumenta la viscosità del sangue e può compromettere la funzione circolatoria. Al 7% compaiono allucinazioni, al 20% sopraggiunge la morte.

Ma come si stabilisce il reale fabbisogno di acqua?

Uno strumento utile per comprendere il nostro stato di idratazione è la bioimpedenziometria, un’analisi non invasiva che misura la composizione corporea distinguendo la massa magra, grassa e i volumi di acqua intra- ed extracellulare. Un supporto concreto per personalizzare l’idratazione in base alla reale fisiologia della persona.

I miracolosi effetti dell’acqua e limone e altre fake news

Il cuore dell’intervento di Francesca Marino si è concentrato sulle notizie fuorvianti che comunemente circolano sull’acqua. 

In primo luogo, sui suoi effetti sul nostro organismo: l’acqua non fa ingrassare,mentre la ritenzione idrica non dipende da quanto beviamo ma piuttosto da eccessi di sale, alcol o cibi ultra-processati). L’acqua non scade, e anche il calcare non ha alcun impatto sulla salute umana. Nessun rischio nemmeno per l’acqua gassata o per quella di rubinetto controllata. E no, l’acqua tiepida con limone al mattino non depura l’organismo: non esiste alcuna evidenza scientifica a sostegno.

Infine, l’acqua si può e si deve bere anche durante i pasti, sfatando il mito secondo cui interferirebbe con la digestione. Al contrario, bere a piccoli sorsi mentre si mangia aiuta i processi digestivi, come si innaffierebbe con cura una pianta.

In conclusione, l’acqua non ha bisogno di essere mitizzata, ma compresa e integrata nel nostro stile di vita con equilibrio e consapevolezza. La buona scienza – come quella raccontata al Festival – è anche questo: un antidoto contro lo stress delle fake news.