Coltivato 2025

La seconda edizione del Festival Internazionale dell’Agricoltura

Il Festival

Preferite farvi cavare un dente da un dentista di una volta (con i macchinari del tempo che fu) o da uno moderno (con le moderne attrezzature)? Nessuno di noi esiterebbe. Vogliamo l’anestesia, trapano sottile, tecnologia all’avanguardia. Preferite invece il cibo prodotto da un contadino di una volta, o da uno moderno? Qui la risposta non è scontata, magari molti di noi preferiscono il cibo “di una volta”.

L’agricoltura produce cibo e il cibo è (ovvio) un bene primario ma anche, soprattutto, un valore simbolico. Ognuno di noi, per esempio, ricorda un cibo dell’infanzia e alcuni sapori, e quindi, per assonanza tornano alla mente nonne, mamme, padri e parenti vari che cucinavano. Per questa ragione l’agricoltura è terreno fertile per il nostro apparato emotivo: i ricordi ci prendono la mano, li vorremmo tenere sempre con noi, dunque ne percepiamo l’innovazione come un inquinamento. Invece l’innovazione ci permette di raccogliere il testimone che ci arriva direttamente dal passato e portarlo avanti.

Con questo Festival, attraverso talk e dibattiti, cercheremo di raccontare l’agricoltura, non quella ideale, immaginata, bucolica, ma quella reale, che si avvale di nuove tecnologie, quella cioè che si articola in un nuovo campo da gioco: otto miliardi di persone, che saranno dieci, forse undici, nel 2100. Per continuare a giocare è necessario diminuire i costi e aumentare la produzione. Trovare soluzioni innovative, adatte allo scopo, anche per coniugare al meglio qualità e quantità. Dunque, affinché ci sia cibo per tutti, è importante che ci sia terra e innovazione per tutti.

Un’edizione dedicata all’acqua

La seconda edizione del Festival, nei giorni in cui ricorre la Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo), è dedicata a una risorsa fondamentale e sempre piĂą scarsa: l’acqua, linfa vitale del pianeta e, conseguentemente, del sistema agricolo. Coltivato 2025 non si limita a presentare la problematica della scarsitĂ  idrica, ma offre un’analisi approfondita, esplorando le cause, le conseguenze e, soprattutto, le possibili soluzioni per una gestione piĂą responsabile e sostenibile di questa risorsa vitale per il settore agricolo e per l’intero pianeta.

Questo tema centrale sarĂ  indagato sotto diversi punti di vista: cambiamenti climatici e siccitĂ , per approfondire l’impatto dei cambiamenti climatici sulla disponibilitĂ  d’acque e gli effetti devastanti sia delle siccitĂ  prolungate che delle alluvioni improvvise, discutendo le strategie di adattamento necessarie per mitigare i rischi e garantire la resilienza dei sistemi agricoli; la gestione innovativa delle risorse idriche, per presentare le tecniche di irrigazione di precisione e le strategie per la riqualificazione delle infrastrutture idriche esistenti e per la promozione di pratiche agricole sostenibili che minimizzano il consumo idrico; ma si parlerĂ  anche dei conflitti per l’accesso all’acqua, analizzandone le cause profonde – politiche, economiche e sociali – e proponendo soluzioni per una gestione piĂą equa e inclusiva delle risorse idriche, soprattutto nelle regioni del mondo piĂą vulnerabili, e della sicurezza alimentare, indissolubilmente legata all’acqua, attraverso la presentazione di strategie per garantire la sicurezza alimentare in contesti di scarsitĂ  idrica, come la promozione di colture resistenti alla siccitĂ  e l’ottimizzazione delle pratiche agricole

Il Festival sarĂ  però occasione per parlare anche del ruolo delle donne in agricoltura; di fake news e promozione dell’informazione scientifica; di educazione alimentare, di lavoro in agricoltura; di sicurezza alimentare e sostenibilitĂ : Coltivato 2025 si configura dunque come una piattaforma fondamentale per la collaborazione e l’innovazione nell’affrontare le sfide del sistema agro-alimentare globale e per comunicare al pubblico quanta ricerca e innovazione c’è dietro al cibo che consumiamo.

Coltivato 2025

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