ANIMALE, VEGETALE O… IL CIBO DI DOMANI

Museo Egizio, Sala Conferenze via accademia delle scienze 6, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

con Maria Caramelli e Luca Simone Cocolin La crisi ambientale ha diverse conseguenze sulla salute umana, ma sono poco note quelle che incidono sulla nostra sicurezza alimentare. Il cambiamento climatico, infatti, pone nuovi rischi per la salute dei cibi, in modo particolare a causa del riscaldamento globale. Anche le zoonosi, malattie emergenti che dagli animali arrivano all’uomo, sono strettamente legate al cambiamento climatico. In una fase così critica, quali opportunità - e quali rischi - possono fornire i nuovi alimenti, quali insetti e cibi sintetici?

GLI ALBERI DI PINOCCHIO: DAL LEGNO DELLA VITA AI CINQUE ZECCHINI

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con Stefano Jossa Pinocchio si radica nella terra, al punto che è potuto diventare un’allegoria non solo dell’«umile Italia», ma anche del duro lavoro contadino. Dall’altro lato c’è il fascino capitalistico del guadagno facile. Muovendosi tra il «pezzo di legno» da cui tutto comincia e gli zecchini d’oro che lo portano al confine della morte, Pinocchio diventerà natura coltivata, figlio di una via italiana alla modernità che è ancora tutta da svolgere.

PIANTE PIĂ™ FORTI E CIBO PIĂ™ BUONO

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con Vittoria Brambilla. Da 10.000 anni miglioriamo le nostre piante per averle piĂą forti, piĂą sane, piĂą buone: quelle che coltiviamo oggi sono il frutto del lavoro di generazioni di agricoltori ma, per restare al passo con la crescita della popolazione mondiale e la necessitĂ  di salvaguardare il pianeta, non possiamo fermarci qui. Oggi possiamo avere piante ancora piĂą produttive e ottimo cibo grazie a nuove tecnologie genetiche che ci permettono di agire direttamente sul DNA delle piante migliorandole, in modo simile a quello che hanno fatto gli agricoltori per millenni, ma in modo rapidissimo. Queste tecnologie, tra cui la tecnologia CRISPR, devono entrare a fare parte della cassetta degli attrezzi del miglioratore genetico delle piante nel futuro.

GLOBALIZZAZIONE

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con Davide Viaggi L’intervento sviluppa il rapporto tra globale e locale nell’agricoltura e nella produzione di alimenti nel contesto della bioeconomia. Verranno affrontati i trend attuali rispetto ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare, anche (e soprattutto) alla luce delle nuove tecnologie. Tra gli altri punti di attenzione ci sarà anche il ruolo degli agricoltori, dei governi, dei cittadini e dei consumatori. PARASSITI CON LA VALIGIA, con Maria Lodovica Gullino I parassiti delle piante non conoscono confini e, da sempre, si spostano da un continente all’altro. Essi si  muovono con la velocità dei mezzi di trasporto esistenti: la ruota in passato, l’aereo oggi. Semi, bulbi, piante, sempre più prodotti in pochi stabilimenti e di qui commercializzati in tutto il mondo, sono ottimi vettori di parassiti. Così come lo siamo noi, con i nostri viaggi, soprattutto quando portiamo, da turisti, ritornando a casa, piante, frutti, semi. Dalla Xylella che ha distrutto le coltivazioni di olivo in Puglia alla peronospora che ha decimato le coltivazioni di basilico in Liguria, le storie si ripetono. Per fortuna oggi abbiamo mezzi e strumenti per prevenire l’arrivo di alieni.

IL MIO PRIMO COMPUTER E IO

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AgriCultura, tutto quello che fa e farà l’agricoltura, con Chiara Valerio. Essere o non essere un nativo digitale è la questione amletica che la mia generazione - sono nata alla fine degli anni Settanta del Novecento - è stata forse la prima a porsi, rispondendosi, a un certo punto e tenacemente no. Come spesso accade, tuttavia, il sì e il no, non sono una risposta soddisfacente. Così, per rispondermi meglio, e soprattutto cercare di sciogliere se ci sia differenza tra premere un tasto su un dispositivo e danzare per la pioggia - nel primo caso, la danza della pioggia si rivolge a una qualche divinità e il dispositivo che ne attiva l’intervento è il nostro corpo - sono tornata al primo computer, un 286, dove la programmazione sembrava un gioco, e i giochi insegnavano a valutare gli angoli. Una breve e faziosa ricostruzione della nostra storia d’amore e dipendenza dalla tecnologia, quantomeno della mia.

LA NATURA NON RIFIUTA: LA CIRCOLARITĂ€ SPIEGATA DA CHI LA FA

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L’abc della sostenibilità con Daniele Fortini. Il concetto di "rifiuto" è una esclusiva del lessico dell’umanità, ma non appartiene a quello della natura. Nessun ciclo biologico, infatti, contempla lo scarto inservibile, ma tutto si trasforma, si rigenera e prende nuova vita. Per secoli, invece, l’umanità ha estratto, consumato e gettato risorse senza curarsi di poterle trasformare e rigenerare. Pur consapevole che ciò fosse possibile, ha preferito liberarsene comodamente. Magari usando fiumi e mari, per allontanare da sé la coscienza sporca della dissipazione. Il paradigma della circolarità, allora, equivale alla restituzione dell’umanità a una coscienza pulita. Verso la natura e verso se stessa. Il bello è che si può fare.

INSETTI E SCARTI: NUTRIAMO IL FUTURO

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Con Debora Fino e Laura Gasco. La necessità di diminuire gli sprechi, la valorizzazione degli scarti delle industrie alimentari e la possibilità di produrre proteine animali sostenibili devono essere armonizzati con il poter produrre per tutti un cibo sano, equilibrato e a ridotto impatto ambientale, anche per le fasce più povere della società. Sostenere le economie locali circolari e i piccoli produttori, andando a preferire prodotti alimentari a ”filiera corta“ e stagionali, promuovere abitudini alimentari sane, anche attraverso la ristorazione collettiva, sono tra le tematiche che verranno analizzate nell’intervento con l’obiettivo di costruire comunità consapevoli e informate sugli effetti che la produzione del cibo, e le conseguenti scelte individuali, hanno sulla salute e sui risvolti che hanno sul nostro pianeta.