CAMBIAMENTI NEL MONDO DEL LAVORO

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

con Elsa Fornero e Roberto Moncalvo Sempre più spesso il lavoro, e la fase educativa che lo precede, sono oggi fattori di marginalizzazione e di disparità anziché di inclusione, di equità, di realizzazione. Alla base di tutto ciò vi sono fattori economici, demografici, tecnologici, istituzionali. È possibile, e necessario, invertire la tendenza all’impoverimento del lavoro con politiche lungimiranti e coerenti, da affiancare, con nuovi investimenti e provvedimenti, a quelli già previsti nel PNRR. Negli ultimi 10 anni, in controtendenza rispetto al crollo degli altri settori (-13%), è cresciuto il numero di imprese agricole guidate da giovani per un totale di oltre 55mila under 35 che hanno scelto di costruirsi un futuro investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendita diretta fino alle bioenergie e all’economia green. Nell’arco, quindi, di un decennio, tra crisi, pandemia e guerra, il settore agricolo è diventato di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni e le aziende guidate da under 35 hanno una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% grazie alla capacità di innovazione e il 50% di occupati in più per azienda. A questo scenario si aggiunge il boom di iscrizioni alle […]

LA STORIA IN CAMPO, COME È CAMBIATA L’AGRICOLTURA

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

con Tito Menzani L’opinione pubblica si è convinta che raramente i prodotti agroalimentari di oggi siano genuini e di qualità, e che viceversa nascondano molte insidie. A ciò si accompagna la mitizzazione delle campagne del passato, percepite come bucoliche e generose, e popolate da famiglie contadine che mangiavano cibi sani. Si tratta di uno dei tanti stereotipi che riguardano l’agricoltura di una volta. Proveremo a smontarli, per restituire una più corretta immagine della società preindustriale.

MALARIA E AGRICOLTURA: STORIE NATURALI E SANITARIE DI UNA EVOLUZIONE DARWINIANA

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

con Gilberto Corbellini I rapporti tra malaria e agricoltura intercorsi nella storia illustrano meglio di altri esempi lo stretto legame tra processi evolutivi o darwiniani, pratiche agricole o produttive e salute delle comunità umane. L’origine evolutiva di Plasmodium falciparum che ha causato e causa quasi tutta la mortalità per malaria risale alle pratiche agricole in foresta, in particolare al debbio (slash-and-burn), in diverse zone africane già nel primo Neolitico, che tra 10mila e 5mila anni fa circa favorirono la selezione prima di un vettore (Anopheles gambiae) esclusivamente antropofilo e poi di un ceppo di falciparum particolarmente letale. Nelle zone temperate come l’Italia, dove la malaria dipendeva dalle paludi ed era instabile, l’agricoltura, sulla base delle conoscenze scientifiche riguardanti il parassita e il vettore sviluppate in Italia alla fine dell’Ottocento, consentiva di circoscrivere l’ecosistema favorevole alla trasmissione e quindi di sradicare i parassiti con lo spruzzamento di insetticidi ad azione residua (DDT). Questo risultato non si è potuto ripetere in Africa subsahariana, dove la malaria non dipende dalle paludi ed è molto stabile, in quanto il complesso vettoriale locale riesce a sfruttare ogni forma di attività agricola, in quanto produttiva di focolai larvali, per mantenersi a elevati livelli di densità e […]

CAMBIAMENTI CLIMATICI: DALL’ABC ALLE FORESTE

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

L'abc della sostenibilità con Elisa Palazzi e Matteo Garbellotto. La scienza produce da anni dati incontrovertibili sullo stato di salute del nostro pianeta ed è unanime nell’affermare che la febbre della Terra è alta ed è, almeno dalla metà del XX secolo, riconducibile alle attività umane, prima fra tutte le emissioni di gas serra in atmosfera. Sappiamo che la Terra continuerà a scaldarsi nei prossimi anni in risposta alle emissioni del passato che hanno effetti a lungo termine, ma se lo farà poco o tanto dipenderà da come la società globale evolverà, da come si deciderà di produrre l’energia, da come saranno distribuite le ricchezze, da quanto pulite saranno le tecnologie che utilizzeremo. Un mondo futuro più sostenibile e senza "sorprese" climatiche è possibile se agiamo adesso con azioni di mitigazione, decarbonizzazione e con il supporto di tecnologie basate su energie pulite e a basse emissioni, e senza perdere altro tempo prezioso.

LA TRADIZIONE INVENTATA: QUANDO IL KM ZERO ERA UNA DURA NECESSITÀ…

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

AgriCultura, tutto quello che fa e farà l’agricoltura, con Alberto Grandi. La storia della cucina italiana e di molti prodotti tipici viene spesso raccontata come se gli italiani avessero sempre vissuto nell’abbondanza e consumando cibi di qualità. La verità è molto diversa: fino agli anni del boom economico, gli italiani hanno dovuto spesso fare i conti con la fame e con un’alimentazione monotona. Quando il km zero era una dura necessità e non uno slogan ideologico, al nord ci si ammalava di pellagra e al sud imperversavano molte altre malattie da carenza e la denutrizione.

MIGRANTI E LAVORO

Museo del Risorgimento, Sala Codici Piazza Carlo Alberto 8, Torino, Seleziona uno Stato:, Italia

Con Mauro Calderoni e Carlo Petrini. L’agroalimentare, fiore all’occhiello del nostro Belpaese è vivo e prospera grazie al prezioso contributo dato dal lavoro di persone migranti. Senza le loro braccia il comparto vitivinicolo langarolo sarebbe in difficoltà, ma lo stesso si può dire degli alpeggi di montagna, o della raccolta dei prodotti ortofrutticoli. Nonostante ciò, queste persone molto spesso si trovano a fare i conti con un’illegalità diffusa: dal caporalato a condizioni di sfruttamento che rasentano la schiavitù. Porre fine a questa vergogna è un dovere morale che tutti noi dobbiamo impegnarci a portare avanti. A maggior ragione se pensiamo che appena poco più di un secolo fa erano i nostri nonni e bisnonni a migrare. Le migrazioni fanno da sempre parte delle dinamiche globali e in futuro sono destinate ad aumentare. Dobbiamo prenderne atto e lavorare insieme per costruire un mondo abitabile e prospero per tutti. Mauro Calderoni racconterà l’esperienza saluzzese, in particolare gli effetti combinati dell’ultima ondata migratoria impegnata nella raccolta della frutta e le normative vigenti, in un contesto mediatico di forte stress sul tema degli sbarchi e della difesa dei confini. Dirà anche delle azioni messe in campo dalle comunità locali dal 2012 a oggi.