Andrea Viberti – coordinatore del Corso di Graphic Design dello IED di Torino – racconta a un pubblico di studenti il processo creativo che ha portato alla nascita del logo e dell’immagine coordinata di Coltivato.
Una sfida tutt’altro che semplice: restituire un’immagine dell’agricoltura che fosse attuale, viva, capace di dialogare con pubblici diversi e superare gli stereotipi.
Un lavoro che non si è fermato alla teoria ma ha preso avvio dalla terra e ha portato gli studenti in una vera e propria esplorazione identitaria, alla scoperta di un mondo fino a quel momento a loro sconosciuto. Perché prima di comunicare qualcosa, bisogna comprenderla.
Nel confronto con il mondo agricolo, quindi, i giovani designer sono passati da semplici osservatori a interpreti attivi: artigiani del senso, capaci di tradurre la pratica contadina in forme, segni, simboli, visioni.
Così Coltivato ha smesso di essere solo un participio passato: è diventato un tempo aperto, in divenire. Un verbo che parla al presente e al futuro, senza confini di genere o di significato.
Perché quando il design non si limita a “vestire” un’idea, ma la fa germogliare, può nascere qualcosa di più: un terreno condiviso in cui comunicazione e cultura si intrecciano, e in cui ogni progetto è, a suo modo, un atto di semina.